Arrivati al mese di settembre un lavoro da farsi è il restringimento dei nidi.
Levare uno o due favi laterali anche se pieni di miele e metterli in magazzino, saranno utili la prossima primavera o lasciarli esterni ai diaframmi per il momento.
Stringere la famiglia sui 6-8 favi, che siano ben coperti dalle api, e mettere i diaframmi. La regina così si porterà al centro con la covata e avremo un nido più raccolto, piccolo ma molto efficiente e pronto per affrontare la stagione avversa.
I favi da melario dopo la smielatura nella maggior parte dei casi si usa darli da pulire alle api per poi immagazzinarli, attenzione a due problematiche:
- se non si è bene accorti e l’operazione non si fa si sera e con cautela si rischia il saccheggio;
- posizionando i melari la primavera successiva, i favi odoranti di miele vengono subito occupati dalle api anche in alveari un po’ deboli e una volta occupati non vengono più abbandonati.
La tarda estate è molto pericolosa per il propagarsi delle tarme della cera. Non è raro aprire armadi o cassoni pieni di farfalle e voraci larve che in pochissimo tempo distruggono la cera e intaccano il legno. Si consigliano i dischetti di zolfo per prevenire il propagarsi della tarma.
È utile eseguire una visita approfondita prima stringere i nidi: valutare le scorte di polline e nettare (per una eventuale integrazione), quanta covata è stata deposta dopo lo sgabbiamento ed almeno avere rose di covata ben estese su 4-5 telai per un invernamento della famiglia con un numero adeguato di api.
Osservare che non siano in corso sostituzioni di regine o di iniziali problemi sanitari.
In questo periodo è utile uso di ApiHerb (o di altri prodotti) per la prevenzione della Nosemiasi, generalmente si eseguono 3 somministrazioni (1 a settimana).